4. Dire di no
“Se vuoi che un compito venga svolto, affidalo a una persona impegnata”. Credo che questa frase abbia un significato nascosto. Le persone impegnate sono quelle che hanno difficoltà a dire di no quando qualcuno reclama il loro tempo. Ecco perché sono occupate.
Mi piace l’approccio del premio Nobel Richard Feynman. Secondo lui, il vero lavoro di fisica di alto livello richiede molto tempo. Così lo scienziato ha trovato un modo per salvarsi dalle persone che lo distraggono dal suo lavoro: dire che è pigro. “Mi sono inventato il mito che sono irresponsabile. Dico a tutti che non faccio nulla. Quando mi chiedono un favore, la mia risposta è ‘No, sono irresponsabile'”.
Produttività non significa fare il più possibile, ma ottenere di più da ciò che si fa.
5. Prendersi le vacanze
“Se ami quello che fai, ogni giorno diventa una vacanza”. In teoria suona bene, ma in pratica è l’esatto contrario. Anche se adorate quello che fate, avete bisogno di una vacanza per distrarvi e rompere gli schemi di pensiero abituali che vi tengono bloccati al lavoro.
Viaggiare non è l’unico modo per ampliare i propri orizzonti, ma poter andare in luoghi inesplorati (fisicamente e mentalmente) permette di non affezionarsi alle stesse abitudini. La routine spesso ci impedisce di trovare nuove soluzioni creative. Sono necessarie nuove esperienze per non rimanere congelati in vecchi pensieri e azioni automatiche.
6. Non fare cose che non ti piacciono
A volte le persone più laboriose e produttive ottengono risultati marginali. Tutto questo perché il loro atteggiamento paziente nei confronti di un lavoro noioso non permette loro di abbandonare un’attività ingrata che non vale la pena.
Quasi tutti coloro che hanno fatto qualcosa di valore si sono impegnati in un lavoro che era significativo e piacevole per loro. Forse non sempre e non senza fatica. Ma gli anni trascorsi in una professione odiosa sono una ricetta dubbia per il successo.
Per iniziare a fare ciò che si ama, a volte basta smettere di fare ciò che si odia.
