Una spiegazione, nota come scenario del seme pesante, è che la prima generazione di buchi neri sia nata dal collasso diretto di enormi nubi di gas, piuttosto che da stelle bruciate che sono collassate sotto la loro stessa gravità alla fine della loro vita.
Un’altra ipotesi è l’esistenza dei cosiddetti buchi neri primari, sorti durante l’inflazione cosmica – un periodo di espansione dell’universo a una velocità superiore a quella della luce. Questo fenomeno si è verificato una frazione di secondo dopo il Big Bang. Questa versione può ribaltare molte delle leggi conosciute sulla formazione degli oggetti cosmici.
Le scoperte sono le ultime di una serie di sorprendenti scoperte fatte dall’osservatorio spaziale della NASA a soli due anni dal suo lancio. “James Webb è circa 100 volte più sensibile dei telescopi precedenti, come Hubble, nel rilevare la luce infrarossa, la parte dello spettro utilizzata per osservare gli oggetti più lontani”.
